
Roma – La situazione in casa Nazionale italiana si fa sempre più incandescente. A pochi giorni dalla chiusura ufficiale della stagione e in vista di un’estate carica di aspettative (e tensioni), Gabriele Gravina, presidente della FIGC, avrebbe già avviato i primi contatti informali con Claudio Ranieri per offrirgli la guida tecnica della Nazionale Azzurra. Un’indiscrezione che sta scuotendo l’ambiente calcistico italiano, alimentando un’ondata di polemiche e reazioni contrastanti, sia nei corridoi della federazione che tra i tifosi.
Il contesto: caos azzurro e panchina bollente
Dopo l’ennesima prestazione deludente della Nazionale, culminata in un ciclo segnato da scelte discutibili, risultati altalenanti e una mancata identità tattica, la posizione dell’attuale CT è sempre più traballante. Sebbene la FIGC non abbia ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’eventuale esonero, fonti interne confermano un clima teso e incerto, con Gravina alla ricerca di una figura autorevole, esperta e capace di riportare disciplina e credibilità al progetto azzurro.
Claudio Ranieri, reduce da un’emozionante esperienza a Cagliari culminata con la salvezza in Serie A, si sarebbe preso alcuni giorni di riflessione dopo l’annuncio dell’addio al club sardo. Ma secondo alcuni report provenienti da ambienti federali, l’ex tecnico di Leicester e Roma sarebbe affascinato all’idea di chiudere la propria carriera con un incarico prestigioso come quello di commissario tecnico della Nazionale.
Un profilo esperto per ricostruire
L’identikit tracciato dalla FIGC sembra chiaro: serve un allenatore con esperienza internazionale, capace di gestire lo spogliatoio, rilanciare giovani e dare stabilità in un momento di totale smarrimento calcistico. Ranieri, 72 anni, rappresenta un nome che unisce competenza, equilibrio e carisma. Ha già allenato in Italia e all’estero con grande successo e ha dimostrato, anche nelle recenti stagioni, di saper lavorare con gruppi giovani e motivati.
Non è un caso che Gravina abbia pensato proprio a lui per avviare quella che potrebbe essere definita la “fase di ricostruzione” della Nazionale, con l’obiettivo di rilanciare il movimento calcistico italiano in vista dei prossimi Mondiali 2026.
Le polemiche: perché Ranieri divide
Nonostante il profilo rispettabile e la carriera brillante, la scelta di Ranieri non è esente da critiche. Sui social network e nei programmi televisivi sportivi più seguiti, il dibattito è già infuocato. C’è chi vede in lui un traghettatore d’esperienza, ideale per dare una scossa a breve termine; ma c’è anche chi lo considera un profilo “vecchio”, poco adatto a rilanciare il calcio italiano sul piano della modernità tattica.
Molti opinionisti ritengono che Ranieri rappresenti una soluzione di transizione, un nome più simbolico che progettuale. Altri, invece, sottolineano come in un momento in cui servirebbe rinnovamento e coraggio, la scelta ricada ancora su un “usato sicuro” anziché puntare su una figura emergente e innovativa.
Le alternative sul tavolo
Se Ranieri è la prima scelta di Gravina, la FIGC non esclude altre piste. Alcuni nomi circolano con insistenza: Roberto De Zerbi, fresco di esperienza in Premier League, è apprezzato per il suo stile propositivo e la capacità di valorizzare giovani talenti. Tuttavia, i suoi impegni contrattuali e le ambizioni di club rendono difficile un suo arrivo in tempi brevi.
Altro nome emerso negli ultimi giorni è quello di Thiago Motta, che ha appena concluso una stagione trionfale con il Bologna, portandolo in Champions League. Motta rappresenterebbe la figura ideale per un progetto a lungo termine, ma la Juventus sembra in vantaggio nella corsa per il tecnico italobrasiliano.
Infine, non va esclusa l’ipotesi di una soluzione interna: si è parlato anche di un possibile upgrade per Daniele De Rossi o di un ritorno di Luciano Spalletti, qualora le parti riuscissero a sanare le divergenze emerse negli ultimi mesi.
Il punto di rottura: la Federazione sotto accusa
Ma a far esplodere la polemica non è solo il nome del prossimo CT. Al centro della bufera c’è anche e soprattutto la gestione della Nazionale e della Federazione negli ultimi anni. I tifosi accusano Gravina di mancanza di progettualità , improvvisazione e di aver sottovalutato i segnali di crisi già evidenti dopo la mancata qualificazione ai Mondiali del 2022.
Molti ex giocatori e allenatori hanno espresso opinioni critiche verso l’attuale governance. C’è chi parla apertamente di “fallimento dirigenziale”, di mancanza di visione e di una Federazione che vive più di politica che di calcio vero. In questo contesto infuocato, la nomina del nuovo CT rischia di diventare una miccia pronta a esplodere, qualora venisse percepita come una scelta di facciata.
Ranieri apre? Le parole che alimentano i dubbi
Claudio Ranieri non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma durante la conferenza stampa d’addio con il Cagliari ha lasciato intendere che non chiude le porte a nuove sfide. “Mi prenderò del tempo per riflettere. Il calcio mi ha dato tanto, vedremo cosa accadrà in futuro”, ha detto. Parole che, lette oggi alla luce degli ultimi sviluppi, suonano quasi come un’apertura alla Nazionale.
Secondo quanto riportato da Sky Sport e confermato da La Gazzetta dello Sport, Gravina avrebbe già avviato un primo contatto con l’entourage del tecnico romano, chiedendo disponibilità per un incontro faccia a faccia nei prossimi giorni.
I tifosi divisi e il tempo che stringe
Intanto il tempo corre. Con l’Europeo ormai alle porte e la fase di qualificazione al Mondiale 2026 che incombe, la FIGC è chiamata a prendere una decisione definitiva in tempi brevi. Gravina vuole chiudere il dossier CT entro la fine di giugno, in modo da garantire al nuovo allenatore il tempo necessario per preparare le prossime sfide.
I tifosi, dal canto loro, si dividono tra nostalgia e voglia di futuro. C’è chi sogna un nuovo “miracolo Leicester” in versione azzurra con Ranieri e chi, invece, chiede a gran voce una rottura con il passato, puntando su una guida giovane, ambiziosa e moderna.
Conclusioni: ore decisive per il futuro azzurro
La Nazionale italiana è a un bivio cruciale. Le scelte che verranno fatte nelle prossime settimane avranno un impatto duraturo sul futuro del calcio azzurro. Claudio Ranieri rappresenta una soluzione di garanzia, un tecnico che conosce il mestiere e che può riportare equilibrio in un momento di caos. Ma la sua nomina, se dovesse arrivare, dovrà essere accompagnata da un piano chiaro, coerente e ambizioso.
Altrimenti, sarà solo l’ennesima toppa su un sistema che continua a perdere credibilità , risultati e passione.
Restate sintonizzati per tutti gli aggiornamenti: la panchina della Nazionale è bollente, e Gravina dovrà presto scoprire le sue carte.
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