
Il mercato estivo del Milan si apre con nuvole nere all’orizzonte. Mentre la dirigenza è alle prese con la ricerca di un nuovo allenatore, il centrocampo rossonero rischia di diventare il principale punto debole della rosa in vista della stagione 2025/26. Secondo fonti interne al club e indiscrezioni rilanciate da vari media italiani e internazionali, la cessione di un giocatore chiave è ormai imminente, e le alternative individuate fino a questo momento sembrano difficili se non impossibili da raggiungere.
Il Milan, reduce da un campionato altalenante e concluso senza trofei, aveva indicato la zona centrale del campo come priorità assoluta per il rafforzamento estivo. Tuttavia, l’incertezza societaria, i vincoli economici e la concorrenza agguerrita sul mercato stanno compromettendo seriamente i piani. A complicare ulteriormente la situazione è l’imminente addio di Ismaël Bennacer, uno dei pilastri della mediana, corteggiato da diversi club arabi e inglesi.
Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo a Casa Milan e perché questo inizio di mercato rischia di trasformarsi in un serio problema strategico per i rossoneri.
🧨 Bennacer verso l’addio: una cessione che fa tremare i tifosi
Il nome più caldo in uscita è quello di Ismaël Bennacer. Dopo sei stagioni in rossonero, l’algerino sembra pronto a lasciare Milanello. A spingere per l’operazione è l’Al Ittihad, club saudita disposto a pagare la clausola rescissoria da 50 milioni di euro inserita nel contratto del centrocampista. Tuttavia, secondo le ultime indiscrezioni, anche il Manchester United avrebbe mosso i primi passi, chiedendo informazioni tramite intermediari.
Bennacer, fermato a lungo da un infortunio nella stagione 2023/24, ha ritrovato continuità nel finale dell’ultima annata. Il Milan lo considera un elemento prezioso, ma la volontà del giocatore di provare una nuova esperienza, unita all’offerta irrinunciabile, spinge la società a considerare concretamente la cessione.
“Se parte Bennacer, perdiamo uno dei pochi centrocampisti capaci di coniugare qualità e recupero palla”, ha commentato un ex dirigente rossonero.
“Non sarà facile sostituirlo, soprattutto ora”, ha aggiunto.
🔍 Obiettivi complicati: le alternative costano troppo o non sono disponibili
Il vero dramma per il Milan è rappresentato dalle alternative. Il reparto di centrocampo, già orfano da mesi di Sandro Tonali (ceduto al Newcastle nell’estate 2023) e con un Loftus-Cheek discontinuo, ha bisogno di rinforzi strutturali. Ecco i nomi sul taccuino di Moncada e Furlani:
Youssouf Fofana (Monaco): valutato oltre 30 milioni, ha offerte dalla Premier League.
João Neves (Benfica): talento classe 2004, considerato incedibile se non per cifre superiori ai 60 milioni.
Manu Koné (Borussia M’gladbach): pista esplorata già a gennaio, ma il club tedesco chiede almeno 35 milioni.
Pierre-Emile Højbjerg (Tottenham): esperienza e fisicità, ma stipendio troppo elevato.
La lista si allunga con nomi come Hamed Traorè, Kephren Thuram, Amadou Onana e altri, ma per ognuno di questi ci sono ostacoli economici, concorrenza internazionale o dubbi tecnici.
In più, il budget rossonero è limitato: parte dei fondi devono essere destinati al nuovo allenatore, mentre un’altra fetta sarà assorbita dal rinnovo (ormai quasi certo) di Maignan e Leao.
🛑 Problema di continuità: troppi cambi, troppa confusione
Uno dei problemi principali che stanno emergendo è la mancanza di continuità tecnica e progettuale. Dopo l’addio di Paolo Maldini e Ricky Massara nel 2023, il Milan ha cambiato più volte rotta, alternando profili giovani (Musah, Reijnders) a colpi di esperienza (Loftus-Cheek, Okafor), ma senza costruire un vero sistema coerente a centrocampo.
Stefano Pioli ha faticato per tutta la stagione a trovare l’equilibrio giusto, alternando moduli e interpreti. La partenza di Bennacer rischia ora di azzerare ulteriormente i progressi faticosamente costruiti.
🔄 Il punto sulla mediana attuale: chi resta e chi è in dubbio
Attualmente, i centrocampisti in rosa sono:
Tijjani Reijnders: buona tecnica e corsa, ma ancora acerbo in fase difensiva.
Yunus Musah: tanto dinamismo, poca visione. Potenziale da sviluppare.
Ruben Loftus-Cheek: classe e fisicità, ma non ha garantito continuità.
Tommaso Pobega: utile alla causa, ma fuori dal progetto per un ruolo da titolare.
In uscita potrebbero esserci anche Bakayoko (scadenza) e Adli, il cui futuro è ancora tutto da decidere. In queste condizioni, perdere Bennacer significa avere una sola vera mezzala affidabile, con profili troppo simili tra loro e poca esperienza internazionale.
🧠 L’allenatore sarà decisivo: Fonseca, Gallardo o… sorpresa?
Chi guiderà il Milan nella prossima stagione è ancora incerto, anche se Paulo Fonseca sembra in pole. La scelta del tecnico influenzerà profondamente anche il tipo di centrocampista da cercare:
Fonseca predilige un doppio mediano tecnico e veloce, quindi servirebbero due elementi pronti e versatili.
Gallardo, se dovesse emergere come sorpresa, potrebbe puntare su un sistema più fisico e verticale, simile a quello del River Plate.
Altri nomi (Van Bommel, Conceição) porterebbero con sé esigenze diverse e un diverso profilo di centrocampista da inserire.
Finché non verrà scelto l’allenatore, ogni trattativa per il centrocampo resta congelata o comunque incerta.
📣 Tifosi preoccupati: “C’è disorganizzazione totale”
Sui social, i tifosi rossoneri si sono fatti sentire. Tra preoccupazioni, sfoghi e ironia amara, il sentiment generale è di sfiducia nella strategia di mercato:
“Stiamo perdendo i pezzi uno alla volta, e nessuno sa dove stiamo andando.”
“Vendere Bennacer senza avere già il sostituto è da folli.”
“Serve una visione chiara: abbiamo bisogno di un leader a centrocampo, non di un altro esperimento.”
L’hashtag #MilanCentrocampo è diventato virale su X (ex Twitter), con oltre 20.000 menzioni in poche ore.
🔚 Conclusione: Milan in allarme, servono certezze subito
Il Milan si trova a un bivio. La cessione imminente di Bennacer rischia di innescare un effetto domino in negativo, portando squilibri a un reparto già fragile. Il problema non è solo economico, ma anche di identità: manca un progetto tecnico forte, coerente, in grado di attrarre i giusti profili e di farli crescere nel tempo.
Per uscire da questa fase di incertezza, servono:
Una scelta rapida e convincente dell’allenatore.
La chiusura di un colpo sicuro a centrocampo, in grado di dare leadership e qualità.
Una comunicazione trasparente con i tifosi, per ricostruire la fiducia e l’entusiasmo.
Il tempo stringe. E il Milan non può permettersi di sbagliare ancora.
Leave a Reply