La crisi d’identità offensiva del Milan si fa sempre più evidente. Nonostante i grandi nomi accostati al club nelle ultime settimane, la dirigenza rossonera non è ancora riuscita a individuare un attaccante capace di legare il gioco, creare assist e incidere con continuità. Mentre i tifosi si interrogano sul futuro dell’attacco, una nuova voce accende il dibattito: Carlo Pellegatti, storica voce rossonera, ha svelato un nome a sorpresa, che però — secondo le sue stesse parole — non convince affatto la dirigenza del Diavolo.
La situazione attuale: un rebus in attacco
Con l’addio di Olivier Giroud ormai ufficiale e il futuro di Luka Jovic ancora incerto, il Milan si trova davanti a una delle priorità più urgenti del mercato estivo 2025: trovare un attaccante moderno, completo, capace non solo di segnare, ma anche di coinvolgere i compagni, fare da riferimento e aprire spazi per gli esterni come Leão, Pulisic e Chukwueze.
Negli ultimi mesi, diversi nomi sono stati accostati ai rossoneri: da Joshua Zirkzee a Jonathan David, passando per Serhou Guirassy, Santiago Gimenez e Artem Dovbyk. Tuttavia, nessuna trattativa ha ancora portato alla fumata bianca.
E così, mentre i tifosi aspettano con ansia un colpo in avanti, Pellegatti ha lanciato un nome sorprendente in diretta streaming. Un nome che ha immediatamente diviso la piazza.
Il nome lanciato da Pellegatti: la sorpresa che non piace
Secondo quanto riportato dal giornalista vicino all’ambiente milanista, il profilo proposto non è di quelli che fanno sognare i tifosi. Anche se Pellegatti ha evitato di fare il nome in modo diretto durante la sua diretta per rispetto delle dinamiche interne al club, le indiscrezioni parlano con insistenza di Moise Kean, attaccante della Juventus in cerca di rilancio.
Kean, classe 2000, è reduce da una stagione deludente con la maglia bianconera, dove ha collezionato poche presenze e ancora meno gol. Il suo talento resta indiscusso, ma la discontinuità e le difficoltà caratteriali lo rendono un profilo rischioso per un club con grandi ambizioni come il Milan.
La dirigenza rossonera, secondo Pellegatti, non avrebbe mai preso seriamente in considerazione questa pista, proprio per l’assenza di garanzie sul piano tecnico e comportamentale.
Perché la dirigenza dice no
Da quanto emerge, il Milan non vuole ripetere errori del passato. Dopo anni passati a rincorrere attaccanti non adatti al proprio stile di gioco, la nuova linea tecnica (guidata anche da Zlatan Ibrahimovic) è molto chiara:
✅ Il nuovo attaccante deve saper giocare con e per la squadra
✅ Deve garantire un minimo di 15 gol stagionali
✅ Deve avere un profilo professionale esemplare
✅ E deve essere giovane ma pronto, non un’incognita
Moise Kean, per quanto dotato, non soddisfa pienamente nessuno di questi criteri, e per questo motivo sarebbe stato subito escluso dalla lista di nomi valutati dal duo Furlani-Ibrahimovic.
L’opinione dei tifosi: “Serve un top, non un’incognita!”
Sui social l’idea di Kean ha suscitato reazioni durissime. La tifoseria rossonera ha risposto in massa con commenti taglienti:
- “Abbiamo bisogno di certezze, non di scommesse perse!”
- “Kean? No grazie, serve uno come Zirkzee o David.”
- “La nostra squadra merita un attaccante vero, non un panchinaro della Juve.”
L’insoddisfazione generale è palpabile. Dopo stagioni altalenanti e la delusione per un finale di stagione 2024-25 senza trofei, il popolo milanista vuole risposte concrete dal mercato, non suggestioni rischiose.
Gli altri nomi sul taccuino di Moncada
Mentre Pellegatti alimenta il dibattito con nomi “shock”, Geoffrey Moncada continua a lavorare sotto traccia. Ecco i profili ancora caldi:
- Joshua Zirkzee (Bologna): Il preferito per caratteristiche tecniche, ma il Bayern Monaco vanta un diritto di recompra e il Milan deve fare i conti con la concorrenza del Manchester United.
- Jonathan David (Lille): Il canadese è pronto al salto in un top club. Ha il fiuto del gol e sa giocare tra le linee. Ma il costo (35-40 milioni) è elevato.
- Serhou Guirassy (Stoccarda): 28 gol in Bundesliga, clausola da 17,5 milioni. Profilo concreto ma con poche esperienze in competizioni europee.
- Artem Dovbyk (Girona): Altro bomber esploso nell’ultima stagione. Forte fisicamente, potente e affidabile sotto porta.
- Benjamin Sesko (Lipsia): Sondato a lungo, ma vicino al rinnovo con clausola rescissoria più alta.
La strategia del Milan, insomma, punta su profili internazionali, con margini di crescita ma già pronti all’impatto, e con caratteristiche compatibili con un sistema fluido come quello immaginato dal nuovo tecnico Paulo Fonseca.
Il peso di Zlatan e la pazienza strategica
Dietro le quinte di questo mercato, si muove una figura chiave: Zlatan Ibrahimovic. L’ex campione svedese ha un’influenza sempre più forte nella costruzione della rosa. E la sua presenza si traduce anche in una maggiore attenzione ai dettagli, alla mentalità e alla visione a lungo termine.
Ibrahimovic non vuole correre rischi, e soprattutto non vuole scommettere su giocatori che non garantiscono professionalità assoluta e fame di vittoria. Da qui la volontà del Milan di non farsi trascinare dalla pressione mediatica o dal panico dei tifosi. Meglio aspettare l’occasione giusta piuttosto che forzare una mossa affrettata.
Conclusione: tensione alta, mercato ancora aperto
Il Milan sa di avere un’enorme responsabilità: azzeccare l’acquisto del nuovo attaccante sarà decisivo per la stagione 2025-26. L’ipotesi lanciata da Carlo Pellegatti ha acceso i riflettori su un problema noto ma ancora irrisolto: la mancanza di un centravanti che sappia creare occasioni, dialogare con i compagni e trasformare le partite.
Kean non sarà la soluzione, ma il tempo stringe e i tifosi vogliono risposte. Nei prossimi giorni potrebbero emergere nuove piste, magari a sorpresa, ma una cosa è certa: il Milan non può permettersi altri passi falsi in attacco.
Restate sintonizzati. Il calciomercato è appena cominciato, ma le prime scintille promettono una lunga estate infuocata. 🔥