
Un fulmine a ciel sereno scuote l’asse di mercato tra Milan e Napoli: secondo quanto riportato da alcune fonti vicine all’ambiente rossonero e partenopeo, le trattative per il trasferimento di Yunus Musah sono a un passo dalla rottura. Un affare che, fino a pochi giorni fa, sembrava vicino alla chiusura, rischia ora di sfumare definitivamente a causa di divergenze che si stanno rivelando sempre più profonde tra i due club.
Il centrocampista statunitense classe 2002, dopo una stagione non del tutto brillante con il Milan, era stato individuato dal nuovo allenatore del Napoli, Antonio Conte, come uno dei profili ideali per costruire un centrocampo muscolare e dinamico. Tuttavia, alcuni ostacoli emersi nelle ultime ore stanno mettendo a serio rischio la buona riuscita dell’operazione.
Musah-Napoli: un’idea nata con Conte
L’interesse del Napoli per Yunus Musah è esploso subito dopo l’ufficializzazione di Antonio Conte sulla panchina azzurra. Il tecnico salentino, grande estimatore dei profili atletici e versatili, vedeva in Musah l’elemento perfetto per dare sostanza e corsa alla linea mediana. Il classe 2002 ex Valencia, pur avendo vissuto una stagione altalenante al Milan, ha mostrato buone potenzialità e un grande margine di crescita.
L’idea iniziale era quella di chiudere l’operazione sulla base di un prestito con diritto di riscatto, con una cifra complessiva intorno ai 12 milioni di euro. Una formula che avrebbe permesso al Napoli di testare il giocatore in un contesto nuovo, senza prendersi rischi immediati.
Il problema: le condizioni imposte dal Milan
Tuttavia, a complicare tutto sarebbe stata proprio la ferma posizione del Milan sulla struttura dell’accordo. La società rossonera, infatti, non intende cedere Musah in prestito, ritenendo che il valore del giocatore possa salire nel corso della prossima stagione e che un’eventuale cessione debba avvenire a titolo definitivo o con obbligo di riscatto garantito.
Secondo fonti vicine al club milanese, Geoffrey Moncada e Zlatan Ibrahimović non vogliono alimentare un altro caso “De Ketelaere”, ovvero prestare un talento a una rivale diretta per poi perderne il controllo tecnico ed economico. Il Milan, che ha investito oltre 18 milioni per il cartellino di Musah solo dodici mesi fa, non è disposto ad accettare minusvalenze o formule che non garantiscano un ritorno immediato e sicuro.
Questa rigidità ha spiazzato la dirigenza napoletana, che sperava in una maggiore apertura, soprattutto considerando che il calciatore non rientrerebbe più nei piani tecnici del nuovo Milan targato Paulo Fonseca, il quale privilegerà centrocampisti più tecnici e tatticamente disciplinati.
Le richieste del Napoli: ingaggio e garanzie
Altro nodo critico sarebbe l’ingaggio del giocatore. Musah guadagna attualmente circa 2 milioni di euro netti a stagione, una cifra che il Napoli, impegnato a ridurre il monte stipendi, considera troppo alta per un giocatore che non partirebbe da titolare fisso.
Il club di Aurelio De Laurentiis, da sempre attento all’equilibrio finanziario, ha chiesto al Milan una partecipazione sull’ingaggio in caso di prestito, oppure un abbassamento del prezzo del cartellino in caso di cessione definitiva. Due richieste che, almeno per il momento, sono state respinte dal club rossonero.
La posizione del giocatore
In tutto questo, Yunus Musah si trova in una posizione delicata. Il centrocampista sarebbe aperto al trasferimento, attratto dalla possibilità di lavorare con un tecnico come Conte e di rilanciarsi in una piazza calda come Napoli. Tuttavia, il calciatore non forzerà la mano: è ancora legato al Milan da un contratto lungo (scadenza 2028) e si è sempre detto grato per l’opportunità ricevuta in rossonero.
Se non dovesse concretizzarsi il trasferimento, Musah rimarrebbe a disposizione di Fonseca, consapevole che dovrà lottare duramente per guadagnarsi spazio nella nuova mediana rossonera, dove la concorrenza sarà agguerrita.
Il rischio rottura: le prossime mosse
Le ultime ore sono decisive: le parti si aggiorneranno, ma al momento la trattativa è congelata. A meno di un cambio di rotta da parte del Milan — ipotesi al momento improbabile — il Napoli potrebbe decidere di dirottare le proprie attenzioni su altri profili. Piacciono infatti Samardzic dell’Udinese e Ferguson del Bologna, due nomi che Conte avrebbe già approvato come alternative concrete.
D’altro canto, anche il Milan potrebbe cambiare strategia e tenere Musah ancora un anno, sperando in un rendimento più costante che ne aumenti il valore di mercato. L’unica altra possibilità sarebbe l’inserimento del giocatore in uno scambio tecnico, magari con qualche giovane della Primavera azzurra o con una contropartita gradita a Fonseca.
Tifosi divisi
La notizia della possibile rottura nelle trattative ha generato reazioni contrastanti tra i tifosi. I sostenitori del Milan si dividono: c’è chi ritiene che la società stia facendo bene a non svendere un giovane ancora promettente, e chi invece avrebbe preferito liberarsi di un elemento che, al momento, appare fuori dal progetto tecnico.
Anche tra i tifosi del Napoli il sentimento è misto: molti vedevano in Musah un rinforzo interessante a basso costo, altri non sono mai stati del tutto convinti dalla sua capacità di adattarsi al gioco di Conte, ritenendolo ancora troppo acerbo per i livelli richiesti.
Conclusioni: uno stop che può diventare definitivo
A oggi, la trattativa tra Milan e Napoli per Yunus Musah appare a un passo dalla rottura definitiva. I nodi economici, le diverse visioni strategiche e la complessità dell’operazione stanno bloccando tutto. Resta da vedere se una delle due società deciderà di fare un passo verso l’altra nei prossimi giorni.
Nel frattempo, il destino di Yunus Musah rimane incerto: Napoli si allontana, ma altre piste potrebbero riaprirsi, soprattutto in Premier League o in Bundesliga. Una cosa però è certa: il mercato è ancora lungo, e le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
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